Lettera agli studenti da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia

Condividiamo sul nostro sito la comunicazione pervenuta in data 10 marzo 2020 da parte della Segreteria dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, a firma della Professoressa Antonella Greco, Referente della Consulta di Brescia.

“Cari Ragazze e ragazzi,

ci troviamo a vivere in una situazione emergenziale che nessuno può permettersi di sottovalutare. Uno di quei momenti che saranno ricordati e che ci ricorderemo, uno di quei momenti in cui nessuno vorrà essere descritto come dalla parte sbagliata della barricata.

Il primo invito, in questo momento, non è relativo alla scuola, ma alla vostra vita quotidiana e sociale: dobbiamo seguire le indicazioni che ci vengono dalle autorità. Limitare le uscite di casa solo a casi di urgenza e le interazioni sociali all’essenziale. Queste precauzioni non servono solamente per i più vulnerabili, ma per ciascuno di voi, per le ragioni che conosciamo tutti, e che dai racconti provenienti dalle zone ospedaliere ci viene trasmessa nella sua realtà e gravità. Gli ospedali sono in affanno. Il numero di contagiati continua a salire e con esso il numero dei pazienti che devono essere tenuti in ospedale in terapia intensiva.

E proprio per la ragione che molti di voi non sono tra i soggetti più vulnerabili (il che non significa non essere a rischio) alcuni stanno sottovalutando la situazione. Ma quale occasione migliore, pur nella sua tragicità, per dimostrarvi invece responsabili, ligi alle leggi di pubblica salute, e così smentire questa narrazione che accompagna ogni generazione, dipinta sempre come immatura e irresponsabile, e che anche a voi ragazzi non va giù? Questo è il momento che viviamo in queste settimane. Il bivio tra dimostrare la vostra maturità o dare ragione alle critiche che provengono dal resto della popolazione.

Questa emergenza nazionale ha portato alla sospensione delle attività nelle scuole, e così sarà per ancora del tempo. Il primo punto da tenere a mente è che non siete in vacanza, e che le attività didattiche devono proseguire anche da casa. Questo significa che tocca anche a voi dimostrare di avere a cuore il valore stesso della scuola e della condivisione del sapere.

La didattica a distanza deve funzionare. Ma sarà così solamente se gli studenti vorranno che funzioni, se si attiveranno e si renderanno disponibili con tutti i professori che seguiranno le indicazioni nazionali e di Istituto. In questo, i vostri commenti ed i nostri aiuti saranno decisivi perché, tra qualche tempo, si possa dire che in piena emergenza nazionale una generazione di studenti e di professori non è stata a guardare, ma ha preso a cuore la cultura ed il bene comune.

Più dei contenuti, quindi, sarà fondamentale il vostro apporto in termini di idee, di progettualità, di modalità di svolgimento. La scuola è una comunità ed una famiglia, che deve proseguire il proprio compito fondamentale anche in questo momento di crisi nazionale. La didattica deve continuare, la trasmissione delle idee deve continuare. Si ferma l’attività scolastica negli Istituti, ma il ruolo della scuola non si ferma mai.

Questo momento può diventare una risorsa. Le attività scolastiche vi impongono da sempre dei ritmi che contestate e dai quali vi sentite oppressi. Ora questi ritmi sono sospesi. Sta a voi riempire il vostro tempo fuori dalla didattica. Potrete farlo anche operando, con il tempo fermo che viviamo ora, una riflessione interna e personale. Avrete anche tempo per pensare, per ragionare su voi stessi ed il mondo: nel momento in cui il mondo sembra in una emergenza che non si viveva da tempo, voi avete la possibilità di allontanarvi dal ritmo frenetico di sempre e di compiere anche una analisi interna.

L’ufficio scolastico e le dirigenze dei vari istituti stanno facendo il possibile per fronteggiare questa emergenza, portando alla luce pratiche che da sempre voi ritenete essere importanti. La “scuola digitale” non è un futuro in cui nessuno va a scuola, anzi, è con lei che proviamo a far in modo che la didattica divenga veramente attiva, al passo con i tempi, utile e critica. Queste settimane portano con sé tante responsabilità per voi: se saprete accoglierle dimostrerete a tutti che non solo siete maturi e responsabili, ma pronti a cogliere le sfide che vi arrivano.

Non uscire di casa è un sacrificio. Accedere alla didattica a distanza talvolta può essere un problema. Ma solo facendo sacrifici e facendo dei problemi ricchezze sapremo uscire tutti insieme da questa situazione vittoriosi. Con l’augurio che questa emergenza possa passare con meno dolori possibili e con quante più opportunità possibili, mando un caro saluto a voi e alle vostre famiglie insieme al Presidente della Consulta degli Studenti di Brescia Mateo Hernandez George e Luca Stanga, segretario della Consulta Provinciale degli Studenti.”